Capodanno nei ristoranti di Roma: dagli antichi romani ad oggi

Capodanno Ristoranti RomaLa notte del Capodanno si avvicina e in molti stanno già pensando al modo in cui festeggiarla ed in particolare al menu che gusteranno insieme alla famiglia e gli amici nelle proprie case o nei numerosi ristoranti della capitale.

Ma ci siamo mai chiesti da dove arrivano le tradizioni culinarie tramandateci con i piatti della cucina romana da consumarsi in questa fantasmagorica festività? Scopriamolo iniziando a fare qualche passo indietro, di “soli” un paio di mila anni…

Secondo quanto narra la tradizione, già ai tempi degli antichi romani, con Numa Pompilio, la data del capodanno era stata fissata al 1° gennaio.

Ovidio ha scritto di come era diventata comune tra il popolo quella data ricorda invece fin dall’inizio dell’Impero, e del legame con Giano, il dio bifronte a cui il mese di gennaio era dedicato e che, come bifronte, guardava il vecchio ed il nuovo anno.

Al fine di propiziare i raccolti del nuovo anno, durante il periodo del capodanno veniva offerto a questa divinità il farro mescolato a sale ed una specialità dell’epoca chiamata ianual, consistente in una focaccia di formaggio grattugiato, con uova, farina e condita con olio, il tutto cucinato nel forno.

Naturalmente anche il popolo romano era solito celebrare questa festività e le usanze non erano diverse dalle nostre infatti si invitavano a pranzo gli amici, offrendo, come segno di buon augurio, le strennae costituite da ramoscelli di alloro. E non mancava il rito dello scambio dei regali, che consistevano, perlopiù, in vasi di fichi secchi e datteri con miele, sottointendendo l’augurio di un nuovo anno ancora “più dolce”.

Proprio come prevedono le nostre moderne abitudini, gli antichi romani mangiavano tre pasti al giorno che chiamavano: jentaculum, prandium e coena, molto simili alla prima colazione, il pranzo e la cena di oggi. La Coena era il pasto principale della giornata e poteve protrarsi per ore. Il più famoso chef dell’antica Roma era Apicio, che ci ha lasciato il suo ricettario De Re Coquinaria. Tra i piatti tipici degli antichi romani c’era il garum, una salsa di pesce salato, e un piatto di carne, tipicamente maiale.

Col passare degli anni le abitudini culinarie dei romani cambiarono e, probabilmente già introno al medioevo, si impose l’uso di consumare alimenti destinati a diventare tradizionali e che ancora oggi troviamo sulle nostre tavole a capodanno.

La sontuosa festa della vigilia di Capodanno prevede che su nessuna tavola manchino le lenticchie, in quanto si ritiene che significhino abbondanza. Il zampone, che è si ottiene dai piedi del maiale, ripieno di piccanti parti dello stesso, è un altro dei piatti tradizionali. Anche lo zampone è associato a qualcosa di buon augurio, si dice infatti che, coloro che ne mangeranno a capodanno, potranno godere di una ricchezza senza precedenti nel corso del nuovo anno. Alternativo allo zampone troviamo il cotechino, che è una grande salsiccia di maiale piccante e fatta bollire a fuoco lento per ore. Si ritiene che le rondelle ottenute affettando il cotechino e le lenticchie di forma ovale siano simboli di monete e quindi di ricchezza, quindi più se ne mangeranno e più prospero sarà il nuovo anno.

Tra i vari tipi di frutta sulle tavole del capodanno sicuramente l’uva e l’uva passa sono quelle più caratteristiche, se non altro per il significato di frugalità che gli è stato assegnato. Questa tradizione si basa sull’idea che, alla fine del raccolto, una parte dell’uva andrebbe conservata per essere disponibile a Capodanno.

Terminiamo questo nostro escursus storico-culinario tornando ai nostri giorni in cui ottimi ristoranti hanno preso il posto delle tabernae degli antichi romani.

Passare l’ultimo dell’anno in uno dei migliori ristoranti della capitale è un’ ottima scelta ed avrete solo l’imbarazzo della scelta per trovarne uno in grado di rispondere alle vostre esigenze.

Roma è famosa per i suoi monumenti e, se vi sentite attratti dalle bellezze artistiche, potreste optare per un locale che, oltre al buon cibo offra anche un panorama esclusivo su questi, i monumenti illuminati di notte rivelano un fascino che lascia senza fiato e predispone all’indispensabile allegria richiesta dal momento. Immaginate, ad esempio, di consumare il vostro cenone in un ristorante con vista sul Colosseo che, illuminato da migliaia di lampade, offre una visione esclusiva con stupendi giochi di chiaro scuri, non pensate che un’ esperienza del genere rimarrà impressa nella vostra mente per tutta la vita?

Ma se siete alla ricerca di un divertimento più classico, per esempio se state cercando un locale che associ un ottimo cenone con uno spettacolo, la vostra scelta dovrà orientarsi verso i numerosi ristoranti che offrono musica, animazione ed anche spassosi varietà, certamente questa scelta vi permetterà di accontentare tutta la famiglia con il beneficio di non dovervi spostare tra diversi locali.

Qualunque sarà la tipologia del locale scelto, state certi che tutti saranno in grado di farvi gustare raffinati piatti di carne o pesce oltre agli immancabili dolci della tradizione, del resto non è l’aspetto culinario uno dei leitmotiv del capodanno?

I gestori dei migliori ristoranti di Roma sono impegnati nella preparazione di una serata soddisfacente in ogni particolare, un cenone ricco di gustosi piatti, saloni approntati con addobbi, musica ed animazione per grandi e piccoli; ed al clou della serata, quando le lancette dell’orologio segnano la mezzanotte, si alzano i calici per brindare all’anno nuovo e si mangiano le immancabili lenticchie come auspiscio di ricchezza. La notte è ancora piccola ed allora tutti in pista a ballare con musica dal vivo fino all’alba!
Trascorrere un Capodanno nei ristoranti a Roma sarà davvero un’esperienza che non dimenticherete.

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