Entro fine luglio verra’ aperto al pubblico il livello più alto del Colosseo e un terzo dei sotterranei nei quali venivano tenute le belve prima che venissero immesse nell’arena.
L’apertura, inedita per gli ambienti ipogei, avviene nel complesso degli interventi di pulitura, restauri e miglioramento del percorso di visita che coinvolge altri ambienti del monumento più visitato di Roma. Il cantiere è stato finanziato con i circa 940mila euro che Soprintendenza speciale e commissario per l’area archeologica centrale hanno ricavato dal budget di Roma, alimentato quasi solo grazie proprio al “botteghino” del Colosseo (più di 32 milioni l’anno!!).
Ma per effettuare la pulizia dei marmi dell’Anfiteatro Flavio servono altri 23 milioni di euro, almeno.
Dovremo, quindi, aspettare ancora parecchi anni prima di veder riportate al colore originario la facciata settentrionale (quella che da su via dei Fori Imperiali), il prospetto sud e gli ambulacri del primo e secondo ordine; di assistere al restauro completo dei sotterranei; o, tra l’altro, di contemplare finalmente la sostituzione dei tubi tra i fornici con la cancellata in stile di cui esiste già il prototipo (1,5 milioni).
“Il restauro del Colosseo è una priorità assoluta. I fondi necessari saranno reperiti attraverso stanziamenti del ministero Beni culturali e
tramite l’intervento dei privati” ha annunciato il sottosegretario Francesco Giro durante il sopralluogo di ieri.
La rinascita del monumento piu’ famoso al mondo passa quindi attraverso un mix di studi scientifici e iniziative didattiche di alto livello, come
la nuova fermata-museo della metro che ospiterà anche tutti i servizi del Colosseo o la mostra aperta fino al 3 ottobre con originali e ricostruzioni delle armature dei gladiatori.