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Il Colosseo
"Finchè esisterà il Colosseo, esisterà Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; ma quando cadrà Roma, anche il Mondo cadrà"
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All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in chiesa cristiana, chiamata Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni apportate agli edifici della Roma classica dai papi. È l'unico tempio pagano sopravvissuto alle distruzioni degli uomini e alla furia degli elementi (le acque del Tevere lo invadevano regolarmente fino al 1879): perciò, Bonifacio IV, salito sul trono papale nel 608, riuscì a ottenere dall'imperatore Foca la cessione di questo splendido monumento che si adattava benissimo alla trasformazione in chiesa cristiana.
I romani, cancellato dalla memoria il ricordo della passeggiata dei "Saepta Iulia", anche in questo caso tirano in ballo il diavolo: Baialardo, mago assai famoso a Roma (ovviamente un personaggio immaginario), ottiene da Satana, in cambio dell'anima, il Libro del Comando, supremo e segreto manuale di arti malefiche. Che, pentito per lo scellerato patto, usa le arti apprese dal magico libro per volare in un solo giorno in pellegrinaggio fino a Gerusalemme e tornare a Roma. Ma al Pantheon trova ad attenderlo Satana che reclama l'anima in rispetto dell'accordo. Il mago, però, conoscendo la passione dei diavoli per le noci, gliene offre alcune da mangiare. Il maligno si distrae e Baialardo si salva rifugiandosi dentro il tempio, dove prega sinceramente pentito. Allora il diavolo, inferocito per esser stato imbrogliato, comincia a girare furiosamente intorno al tempio, producendo con i suoi zoccoli il fossato. |
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