|
La via prende il nome da Papa Giulio II, che aveva l'intenzione di creare un anello viario composto da Via della Lungara, ponte Sisto, via Giulia e a chiudere un ponte ? progettato ma mai realizzato ? davanti all'ospedale di Santo Spirito. Una parte importante del progetto globale di Giulio II fu la riorganizzazione della citt? medioevale di Roma, la cui mancata risistemazione diventava visibile man mano che la citt? cresceva di importanza economica, risalendo dalla situazione stagnante in cui era finita nel XIV secolo. La nuova strada era stata concepita come un'arteria di collegamento tra le istituzioni del governo pontificio, che vennero raccolte in un'unica area: il Palazzo della Cancelleria, che si stava finendo di costruire in quel periodo, la zecca papale, il palazzo dei Tribunali, che era stato appena progettato. Il progetto dettagliato della strada fu fatto da Donato Bramante, che stava lavorando alla nuova Basilica di San Pietro, che stava assumendo il suo aspetto sull'altra sponda del fiume. Contemporaneamente si collegava il porto fluviale di Ripa Grande e la nuova via della Lungara, a via Giulia tramite ponte Sisto, per trasportare le merci in modo sicuro e conveniente nel cuore dei mercati e nelle zone dei Banchi. Il lavoro di Bramante per il palazzo dei Tribunali procedeva con difficolt?. Si voleva mettere sotto lo stesso tetto tutta la giustizia di Roma. Il palazzo rimase incompiuto per una generazione, con il rammarico di artisti come Vasari. Un elemento essenziale del progetto urbanistico di Giulio II and? perso. Miglior successo ebbe il progetto di via Ripetta che creava invece un collegamento rettilineo con Piazza del Popolo e che fu aperta nel 1518. Via Giulia divenne una strada di case modeste con giardini dietro di loro, costruiti per proprietari privati o per confraternite, a volte per speculazione, intervallati a vole da palazzi pi? ambiziosi. Questo ? il contesto urbano delle cosiddette "case di Raffaello", con i loro negozi sul fronte strada. Nel 1540 Michelangelo fece il progetto per i giardini di Palazzo Farnese che dovevano essere collegati con un ponte alla villa dei Farnese, situata a Trastevere, sull'altra sponda del fiume, la Villa Farnesina. L'elegante arco che sovrasta via Giulia appartiene a questo ulteriore progetto non realizzato. VIA GIULIA NELLA ROMA CAPITALE Con l'avvento della Roma capitale, la storia della strada si lega indissolubilmente con quella delle demolizioni, che ne mutano completamente parte del volto e della natura. Le demolizioni cominciano subito dopo l'approvazione del primo piano regolatore della Roma umbertina, quello di Viviani, datato 1873, che prevede infatti una serie di squarci convergenti su San Giovanni del Fiorentini, al fine di legare il centro storico con il quartiere in via di sviluppo dei Prati di Castello, attraverso la realizzazione di corso Vittorio Emanuele e la prosecuzione di via dei Coronari. Il piano regolatore del 1873 diventer? legge dieci anni pi? tardi, con il solo effetto, in seguito alla creazione di corso Vittorio Emanuele, di isolare ulteriormente la zona di via Giulia, compresa tra la nuova arteria del centro storico di Roma e il fiume. La storia delle vicende edilizie di "Strada Giulia" si conclude in piena epoca fascista, con i grandi sventramenti effettuati tra le Carceri Nuove e Santo Spirito dei Napoletani, creando una squallida zona vuota ed anonima tra ponte Mazzini e via dei Banchi Vecchi, a lato della quale si installa nella stessa epoca il liceo Virgilio, disturbando ulteriormente un tessuto urbano di cui abbiamo tentato di evidenziare, in queste pagine, la bellezza, unita per? ad un'estrema fragilit?. Via Giulia corre in linea retta per un chilometro, una caratteristica innovativa per l'epoca, anche se ora sembra scontata. CURIOSITA' La numerazione civica a Via Giulia e' quantomeno strana. A parte i salti qua e l? anche di decine di numeri, dovuti pi? che altro agli interventi urbanistici (cos? si definivano le demolizioni) in epoche anche abbastanza recenti, di cui l'ultima ? quella fascista, i civici pari e dispari sono mischiati, ma soprattutto, cosa originale, da un lato aumentano, mentre dall'altro diminuiscono. A Via Giulia non esistono i marciapiedi, in compenso la strada ? pavimentata a sampietrini che ne aumentano il fascino ed il carattere d'epoca. L'unico inconveniente ? che quando piove, poich? l'acqua scola al centro della strada, la via diventa tutta una pozzanghera, a tal punto che quando passa qualche automobile bisogna essere svelti a saltare dentro il primo portone o dietro un'auto in sosta. Fonte: http://www.morelli.it/foglio/giulia/storia.html |